Ma che c’entra San Filippo, patrono di Torri, col rogo di una barca?
«Viene allestita ogni anno un’imbarcazione in legno e sulla cui vela campeggia la “scritta Viva San Filippo”, hanno spiegato da Torri, «perchè questo Santo è quello che, attorno al 1600, aveva liberato la popolazione di Torri decimata dalla peste.
La leggenda narra che, una volta liberata la cittadella dalla peste, il Santo volesse andarsene via con lo stesso mezzo con cui era arrivato, ovvero con la barca. Di qui la decisione drastica dei torresani di allora di darvi fuoco per non consentire a San Filippo di abbandonare il paese alla volta di Bardolino.
Secondo alcuni storici, invece, l’incendio della barca si conduce all’usanza di bruciare al largo gli indumenti delle persone colpite dalla peste.
Oggi più che altro il rogo della barca di San Filippo ha una valenza di scongiuro rispetto agli eventi nefasti, e rappresenta inoltre un momento benaugurante dell’avvio della stagione turistica estiva.